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LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI
Trasformare il conflitto di coppia, che segue alla disgregazione del nucleo familiare, in una riflessiva occasione per ciascun componente di riappropriarsi del proprio ruolo nella vita di relazione, affettiva e genitoriale, così superando sterili rivendicazioni, è oggi un risultato che la “mediazione familiare” sembra essere sempre più in grado di raggiungere grazie all’elevata verificata competenza di chi vi si dedica professionalmente.
Superata nell’ultimo decennio la fase in cui le coppie in crisi, non conoscendone a fondo natura, modalità e positivi risultati, non percepivano l’esatto valore delle opportunità proprie della mediazione familiare, quest’ultima si propone oggi con sempre maggior forza quale necessaria fase preliminare funzionale ad una separazione consensuale, così da evitare che “ l’isola delle relazioni familiari” venga distrutta dallo tsunami del processo separativo contenzioso.
Alla mediazione familiare e, per essa al mediatore, è affidato il non facile compito di trasformare il disordine relazione ed affettivo che connota lo stato di crisi della coppia in un processo creativo, omeostatico così come acutamente rilevato dal dottor Buffone, giudice della Sezione famiglia del Tribunale di Milano, in cui il sistema di vita di ciascun componente del nucleo familiare ritrova stabilità in una rinnovata forma di equilibrio relazione ed affettivo, così in particolare assicurando alla prole quel benessere complessivo che solo una crescita serena è in grado di salvaguardare.
Poiché in tutte le separazioni è presente un dare e ricevere e se questo dare e prendere non è equilibrato a lungo andare il dislivello può riaccendere conflitti che sembravano ormai superati. Va, pertanto, ascritto a merito della “mediazione familiare” la capacità di accompagnare la coppia nella individuazione delle condizioni che dovranno regolare questo loro dare/avere, atteso che il pervasivo vantaggio di questo percorso è quello di rendere più stabili nel tempo gli accordi raggiunti, così garantendo stabilità non solo all’ atteso nuovo progetto di vita individuale, ma altresì, e soprattutto, a quello della prole.
Se è vero, pertanto, che la mediazione familiare è uno strumento di sicuro ausilio e concreto sostegno per la coppia che, in stato d’irreversibile crisi, intende governare, in maniera civile e costruttiva, le inevitabilmente negative conseguenze relazionali, genitoriali ed economiche che derivano dalla dissoluzione del legame che le univa; è, altrettanto, vero che tale processo mediativo, così come quello antagonistico che si svolge nelle aule dei tribunali, non può che essere affidato a professionisti che, in quanto dotati di una duplice preparazione tecnico-pratica e relazionale, siano in grado di aiutare i separandi nel difficile percorso, relazionale e giuridico, che li attende, così ponendosi in una corretta posizione di affiancamento e complementarietà rispetto ad altre figure professionali che partecipano al processo separativo o quali soggetti necessari, avvocati e magistrati, o anche eventuali: psicoterapeuti, consulenti ed operatori sociali. Per questo abbiamo scelto di progettare per Voi un corso ad alto contenuto formativo, con esperti del settore, in grado di trasmettere l’eccellenza del sapere e saper fare e saper essere che contraddistingue il loro quotidiano impegno di lavoro, con le persone e per le persone. SEGUICI PER LE NEWS!